ISEE 2023 troppo alto? Ecco cosa fare

Cosa fare se il valore dell’ISEE 2023 è troppo alto?

Nel 2023, molti cittadini richiedono l’ISEE per accedere a misure assistenziali e a prestazioni sociali, trattasi di un indicatore che fotografa la situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare nell’anno 2021.

Dal 2021 al 2023 il patrimonio e la situazione economica del nucleo familiare, può subire dei cambiamenti importanti, come:

  • la diminuzione dei risparmi;
  • cessazione della Partita Iva;
  • perdita del posto di Lavoro;
  • passaggio da un tempo pieno a un tempo part-time….
  • il calo drastico dei risparmi, perdita di lavoro, chiusura, partita Iva, ecc..

Il valore dell’ISEE 2023 però non tiene conto dei cambiamenti avvenuti nel corso dei due anni, ed ecco che queste variazioni possono impedire l’accesso a prestazioni sociali e misure al sostegno al reddito.

ISEE 2023 troppo alto? Ecco cosa fare

Le famiglie che hanno richiesto l’ISEE 2023, possono riscontrare che il valore determinato da quest’ultimo sia “alto“, rispetto alla situazione reddituale e patrimoniale “attuale” del nucleo familiare.

Al verificarsi di questa situazione si ricorre all’ISEE CORRENTE 2023.

L’ISEE CORRENTE 2023 è stato introdotto proprio per offrire una possibilità in più alle famiglie che dovessero avere esigenza di richiedere prestazioni in qualsiasi momento dell’anno.

E’ un indicatore aggiornato e flessibile, della situazione economica e patrimoniale del Nucleo Familiare.

ISEE Corrente 2023: quando richiederlo?

Ci sono due finestre temporali per richiedere l’ISEE CORRENTE 2023:

  • dal 1° gennaio 2023 al 31 marzo 2023, se la variazione è di tipo reddituale e superiore al 25% rispetto l’ISEE ordinario 2023,
  • dal 1° aprile 2023 al 31 dicembre 2023, se la variazione è di tipo patrimoniale ed è superiore del 20% rispetto all’ISEE ordinario 2023.

ISEE Corrente 2023: qual è la validità?

La validità dell’ISEE CORRENTE 2023, varia in base alla variazione subita:

  • L’ISEE CORRENTE 2023, è valido fino al 31 dicembre 2023, solo se è stata aggiornata la componente patrimoniale (conti correnti, libretti di risparmio, obbligazioni…)
  • L’ISEE CORRENTE 2023 ha validità 6 mesi che decorrono dalla data di presentazione della DSU, se l’aggiornamento riguarda la sola componente reddituale (redditi da lavoro…)

Fanno eccezione le variazioni riferite alla situazione occupazionale e alla fruizioni dei trattamenti economici, in questi casi l’ISEE CORRENTE deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione.

Si rammenta che nel corso dello stesso anno se è stato presentato un ISEE CORRENTE per aggiornare redditi o patrimoni, in caso di ulteriori variazioni rilevanti, bisogna aggiornare entrambe le componenti.

Si ricorda infine che per poter elaborare l’ISEE CORRENTE 2023, bisogna essere in possesso dell’ISEE ORDINARIO 2023.