Stagionali senza NASpI per 3 mesi: la novità di febbraio

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Pagamento NASpI febbraio 2023, per molti lavoratori stagionali sarà l’ultima mensilità riconosciuta da INPS: ciò significa che una volta ricevuta la disoccupazione di febbraio, il disoccupato rimarrà senza entrate.

Senza entrate per un periodo non indifferente e che rischia dunque di mettere in ginocchio tale famiglie. Vediamo meglio.

Stagionali senza NASpI: i dati INPS

I numeri parlano chiaro: secondo i dati dell’Osservatorio sul Precariato INPS, la maggioranza dei contratti stagionali viene stipulato a giugno, quando inizia la stagione estiva.

Sono molti meno, invece, quelli che riescono a essere assunti a maggio: si tratta, in particolare, di coloro che devono occuparsi delle primissime attività prima dell’avvio definitivo della stagione estiva. A giugno 2022, per esempio, sono stati assunti 219.050 lavoratori stagionali, contro i 144.222 di maggio 2022.

Inoltre, trovare un impiego prima di maggio risulta ancora più difficile in quelle località a sola vocazione turistica. ‹‹Prima di Pasqua nessuna struttura turistica aprirà, per tre mesi nessuna entrata economica e nessuna possibilità di trovare un impiego›› avverte ANLS, l’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali.

Una fotografia confermata anche dai dati INPS, secondo i quali tra febbraio e aprile 2022 sono stati assunti stagionalmente solo poco più di 230 mila lavoratori. Come se non bastasse, Pasqua e Pasquetta, che vivacizzano dal torpore invernale tali luoghi di vacanza favorendone anche l’occupazione, quest’anno cadono il 9 e il 10 aprile: tra due mesi esatti.

Insomma, in questo contesto è facile immaginare il dramma di tutti quei percettori NASpI (sono circa l’80%) che rimarranno senza un reddito per 3 mesi: 3 mesi – marzo, aprile e maggio – in cui trovare un lavoro diventa un’ardua impresa.