L’INPS, con il messaggio n. 572 del 2023, ha comunicato il rilascio degli aggiornamenti procedurali per la presentazione delle domande d’indennità di maternità anticipata per le Lavoratrici autonome che si trovano nello stato di gravidanza a rischio.
L’INPS ha ribadito che le domande di indennità, possono riguardare anche periodi precedenti la data di presentazione della domanda, purchè relativi a periodi decorrenti dal 13 agosto 2022.
Indennità Maternità Lavoratrici Autonome 2023: a chi spetta
L’indennità di maternità anticipata per gravidanza a rischio, spetta alle Lavoratrici Autonome appartenenti alle seguenti categorie:
- artigiane;
- categorie dei commercianti;
- coltivatori diretti CD, coloni, mezzadri;
- imprenditori agricoli professionali IAP;
- pescatori autonomi della piccola pesca marittima e delle acque interne iscritti alla gestione INPS di riferimento.
L’indennità spetta alle lavoratrici autonome appartenenti alle categorie sopraelencate, in caso di gravidanza a rischio.
Per avere diritto all’indennità è necessario produrre all’INPS come specificato nella circolare n. 122/2022, “l’accertamento medico della ASL che individua il periodo indennizzabile per i casi di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza, di cui all’articolo 17, comma 3, del D.lgs n. 151/2001”.
Indennità Maternità Lavoratrici Autonome 2023: come presentare la domanda
La domanda dell’indennità di maternità anticipata per gravidanza a rischio per le lavoratrici autonome, si presenta telematicamente accedendo al servizio:
- “Congedo parentale, maternità e paternità – Domanda”;
- selezionare la voce di menu “Acquisizione domanda” “Congedo di maternità/paternità” >“Autonomi”;
- spuntare, nella pagina “Dichiaro”, l’opzione “di voler richiedere l’indennità di maternità anticipata per gravidanza a rischio”.
- per trasmettere le domande bisogna inserire la data presunta del parto ed eventualmente la data di interruzione di gravidanza
Indennità Maternità anticipata: come trasmettere la domanda
La domanda dell’indennità di maternità anticipata per gravidanza a rischio può essere trasmessa tramite:
- sito web dell’Istituto, www.inps.it, mediante autenticazione tramite SPID, almeno di 2 livello, CIE 3.0 o CNS;
- Contact Center Integrato, al numero 803 164, da rete fissa o al numero 06 164 164, da rete mobile,
- Istituti di Patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi offerti dagli stessi.
Indennità Maternità Autonome 2023: va prodotto il certificato di gravidanza?
Nella presentazione della domanda per la richiesta dell’indennità di maternità anticipata per gravidanza a rischio, non va prodotto il certificato di gravidanza all’INPS di cui all’art. 21 del decreto legislativo n. 151/2001, che viene trasmesso telematicamente dal medico del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato.
Nel caso in cui il certificato di gravidanza sia stato trasmesso dal medico certificatore all’INPS, la procedura consentirà di importare i dati contenuti nel certificato stesso; in caso di assenza di certificazione, è sufficiente indicare in domanda la data presunta del parto individuata dal proprio medico.
Indennità Maternità Autonome 2023: come consultare la domanda.
Le domande di indennità di maternità anticipata per gravidanza a rischio delle lavoratrici autonome possono essere consultate previa autenticazione nel sito web INPS accedendo alla sezione:
- “Congedo parentale, maternità e paternità – Domanda”;
- scegliendo la funzione “Consultazione domande”.
Indennità Maternità Autonome 2023: importo e pagamento
L’indennità di maternità anticipata per gravidanza a rischio delle lavoratrici autonome, spettano nella misura dell’80 per cento della retribuzione giornaliera.
L’indennità è pagata dall’INPS e viene concessa nel rispetto della regolarità contributiva.