Lavoro agricolo, il fenomeno dei rapporti di lavoro fittizio finalizzati all’ottenimento di prestazioni come disoccupazione agricola, trattamento di malattia, pensioni, Naspi, continua a dilagare. La conferma arriva dal Presidente INPS Pasquale Tridico intervenuto oggi, a Roma, alla presentazione del Documento generale di indirizzo del CIV INPS dal titolo “Il ruolo dell’INPS nelle trasformazioni sociali ed economiche per un Paese coeso, efficiente e solidale”.
“Con i nostri controlli – ha scandito Tridico – stiamo bloccando decine di migliaia di frodi “grazie ai nostri algoritmi che ci hanno permesso di verificare degli indicatori di rischio che poi sono stati consegnati alle forze dell’ordine, in particolare dalla Guardia di Finanza, hanno permesso ad esempio di bloccare – nel biennio scorso – 60mila rapporti di lavoro fittizio che avrebbero dato il via a circa 200 milioni di prestazioni indebite di NASpI, Malattia e poi di Pensioni… molto spesso nel lavoro agricolo, molto spesso in alcune regioni dell’Italia, molto spesso in campi agricoli, che quelle persone – attori del rapporto di lavoro fittizio – quel campo non lo hanno visto. Ci lavorano invece in quel campo, uomini e donne di colore pagati a 3 euro al nero all’ora. E questa è una delle operazioni che l’Istituto, attraverso l’Ispettorato, ha fatto, facendo emergere 200milioni di prestazioni indebite, bloccandole”
