L’indennità di disoccupazione NASpI arriva sempre a inizio mese, intorno alla decina. Eppure, a febbraio si verificheranno pagamenti anche dopo la metà.
Perché in alcuni casi l’accredito slitta di qualche giorno? Vediamo.
NASpI febbraio 2023: le date di metà mese
Innanzitutto è bene chiarire che INPS non segue un calendario fisso per erogare le sue prestazioni. Tuttavia, come accennato, la NASpI copre i primi 10/15 giorni del mese, tra le lavorazioni che iniziano l’1 e l’accredito che si aggira intorno al 7 o all’8 del mese.
Febbraio ha fatto in parte eccezione. Gli accrediti si sono verificati, come regola, il 6, l’8 e il 9 febbraio. Poi sono proseguiti la settimana seguente, in data 13 e 14 febbraio. Fin qui possiamo definirli pagamenti regolari, quindi in linea con il calendario INPS.
Tuttavia, altri accrediti della NASpI sono previsti dopo la metà di febbraio, ossia:
- venerdì 17 febbraio;
- lunedì 20 febbraio.
Ma perché INPS paga dopo la metà? In quali circostanze l’accredito slitta?
Perché INPS paga NASpI a fine febbraio?
I motivi per cui INPS emette pagamenti straordinari (nel senso di fuori dal calendario ordinario) a fine mese possono essere due:
- l’Istituto salda una parte della mensilità corrente, senza aspettare il mese successivo, perché il disoccupato ha presentato domanda di NASpI per la prima volta all’inizio del mese stesso;
- l’Istituto non può pagare per tempo perché il percettore NASpI iscritto alla gestione separata non ha comunicato a INPS il reddito presunto, anche se pari a 0.
Nel primo caso, INPS effettua una sorta di anticipo del pagamento NASpI, che invece di essere rimandato, come prassi, al mese successivo, viene effettuato lo stesso mese di quello di competenza (quindi NASpI relativa a febbraio pagata a febbraio).
Nel secondo caso, invece, l’accredito slitta inevitabilmente in avanti perché a INPS manca un valore per calcolare l’importo: il pagamento potrà quindi verificarsi non appena il percettore NASpI provvederà alla comunicazione del reddito presunto tramite NASpI-COM.