WhatsApp è sempre più usato come strumento di lavoro, anche per le professioni sanitarie. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto nel 2022 dall’Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri di Firenze, attraverso un questionario sottoposto ai propri iscritti, realizzato dal laboratorio universitario DataLifeLab dell’Università degli studi di Firenze e dagli esperti della cooperativa Retesviluppo.
L’indagine rivela che oramai un medico su due (il 47,6%) usa l’App di messaggistica con i pazienti per mandare prescrizioni, valutare esami e dare consigli terapeutici. Il fenomeno è decollato a partire dal periodo della pandemia. Più in generale, si legge su Quotidiano Sanità attualmente “8 dottori su 10 hanno un contatto con gli assistiti tramite smartphone, ma per molti tutto questo è diventato un’invasione della propria sfera privata”.
Dal sondaggio risulta che Whatsapp viene sfruttato per comunicare con i pazienti dal 53,9% dei medici, per fissare appuntamenti dal 39,8%, per inviare prescrizioni dal 20,7%, per valutare esami e dare consigli terapeutici a pazienti dal 42% e per scambiare informazioni cliniche dei pazienti con i colleghi dal 56,1%.