NASpI 2023, i titolari della indennità di disoccupazione che vogliono continuare a ricevere gli accrediti da parte di Inps sono tenuti a comunicare il reddito presunto dell’anno appena iniziato.
La comunicazione andava fatta entro il 31 gennaio scorso, come puntualmente ricordato da TuttoLavoro24.it in un articolo del 22 gennaio rivolto a tutti i lettori.
Sospensione NASpI 2023: ultime da INPS
Senza la comunicazione Inps sospende le erogazioni. E così è accaduto a moltissimi percettori NASpI nel corso del mese di febbraio che, in corsa, hanno inviato la NASpI-Com e sbloccati gli accrediti. Altri percettori sono invece ancora in attesa. Altri ancora non hanno provveduto e quindi rischiano di non ricevere l’accredito di marzo.
Ecco perchè nei giorni scorsi – con un po’ di ritardo – è intevenuto Inps che con il messaggio n. 790 del 23 febbraio 2023 ha ricordato che “per le prestazioni di disoccupazione NASpI in corso di fruizione, in riferimento alle quali durante l’anno 2022 è stata effettuata la dichiarazione relativa al reddito annuo presunto, è necessario comunicare il reddito presunto riferito al corrente anno 2023”.
“Si rappresenta l’urgenza – sottolinea il messaggio per agevolare gli accrediti da marzo – della comunicazione per poter riemettere in pagamento le prestazioni NASpI la cui erogazione è stata “sospesa”, in assenza al 31 gennaio 2023 della predetta comunicazione. Tale adempimento si rende indispensabile anche se il reddito annuo presunto per l’anno 2023 è pari a “zero”.
NASpI Com reddito presunto 2023: chi la deve fare?
Il Modello NASpI Com con il reddito presunto 2023 deve essere comunicato da parte di chi:
- è iscritto alla Gestione separata Inps;
- svolge attività lavorativa autonoma, consentita a condizione che il reddito annuo presunto non sia superiore a 4.800;
- quando riveste cariche societarie (amministratore, sindaco, revisore);
- è iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti inps.