Reddito di Cittadinanza, la nuova bozza di progetto di legge che potrebbe essere approvata entro la fine del mese con un Decreto prevede un doppio canale di accesso a quella che verrà chiamata MIA, Misura di Inclusione Attiva.
Da un lato i nuclei familiari all’interno dei quali ci sono soggetti ‘fragili’ (minori, disabili, over 60) e dall’altro i nuclei senza i fragili, che il Governo chiama i nuclei “occupabili”. Vale a dire composti da coloro che in età lavorativa non hanno bisogno di assistenza ma solo di percorsi di ricollocazione. Per loro quindi l’erogazione del MIA sarà temporanea: 12 mesi più 6 dopodiché dovranno misurarsi con il mercato del lavoro. Quella degli ‘Occupabili’ è quindi una categoria dal valore politico e non legale.
Nuovo RdC, gli Occupabili avranno il MIA?
Lo sa bene la Ministra del Lavoro Marina Calderone che al quotidiano Repubblica ha sottolineato:
“L’occupabile non avrà un sussidio, ma una politica attiva definita anche da un’indennitá di partecipazione. La vecchia logica del Reddito di cittadinanza non c’è piú. E la nuova non è punitiva, non è questo l’obiettivo del governo. Anzi le famiglie numerose in difficoltá riceveranno un sostegno piú alto dell’attuale perchè i minori vanno protetti”.
Insomma chi è senza soggetti fragili nel nucleo potrà ricevere il MIA ma per loro si tratterà di una indennità di partecipazione ai percorsi di riqualificazione e non un vero e proprio sussidio. Un cambio di approccio sì. Ma sostanzialmente non cambierà nulla se i percettori non saranno coinvolti nei progetti di formazione e reinserimento lavorativo.