Colf e Badanti, in caso di malattia l’INPS non paga, perché il lavoratore domestico non ha diritto ad alcuna indennità di malattia da parte dell’Ente previdenziale.
La corresponsione di tale indennità è in capo esclusivo al Datore di Lavoro.
Colf e Badanti 2023, quanto viene pagata la malattia?
A norma dell’art 27 CCNL, al Lavoratore in malattia, spetta una retribuzione che dipende dall‘anzianità di servizio e comunque per un numero massimo di giorni:
- 8 per i lavoratori con un anzianità fino a 6 mesi;
- 10 giorni per coloro che hanno un anzianità da più di 6 mesi a 2 anni;
- 15 giorni con un anzianità oltre i 2 anni.
La retribuzione è così ripartita:
- fino al 3º giorno consecutivo di malattia, al lavoratore spetta il 50% della retribuzione globale di fatto;
- dal 4º giorno in poi, il 100% della retribuzione.
ANZIANITA’ DI SERVIZIO PRESSO LO STESSO DATORE | MISURA DELLA RETRIBUZIONE |
>6 MESI | 1-3GG= 50% 4-8GG= 100% |
<6 MESI >2ANNI | 1-3GG= 50% 4-10GG=100% |
< 2 ANNI | 1-3GG= 50% 4-15GG= 100% |
Il periodo di malattia a disposizione si calcola in un lasso di tempo di 365 giorni decorrenti dall’evento, non dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno.
Per sapere se il collaboratore ha diritto a giorni di malattia e a quanti, bisogna verificare, se nei 365 giorni che precedono la malattia in essere, il collaboratore ne aveva già usufruito e nel caso, quanti giorni restano.
Esempio:una Colf con un’ anzianità di servizio oltre i 2 anni in caso di malattia ha diritto a 15 giorni di calendario.
Se negli ultimi 12 mesi ha già effettuato 4 giorni di malattia le rimangono a disposizione 11 giorni di malattia retribuita. I primi 3, saranno pagati al 50% e i restanti 8 al 100%.