JustEat, la prima piattaforma digitale del Delivery Food ad aver deciso di assumere in pianta stabile i rider, ora ne licenzia 1.700. Il licenziamento di massa riguarda, per ora, ai ciclofattorini inglesi, come riferisce il quotidiano Repubblica in edicola oggi:
“JustEat licenzia 1700 fattorini delle consegne nel Regno Unito, e non nasconde le motivazioni. Averli assunti a pieno titolo, con retribuzione oraria fissa, diritto alla malattia pagata e altri “privilegi” negati ai rider a cottimo, ha penalizzato l’azienda rispetto ai concorrenti che usano forza lavoro liquida, come Deliveroo o UberEats. Colpisce, detto dall’azienda del cibo a domicilio che per prima in Europa — Italia compresa — ha voluto regolarizzare i fattorini trasformandoli in dipendenti a tutti gli effetti, mentre le altre difendevano il modello della libera prestazione d’opera (o libero sfruttamento, secondo i punti di vista). JustEat ha assicurato che sul Continente non farà marcia indietro. Ma nel Regno Unito, dove i rider a libro paga erano comunque una minoranza, la concorrenza feroce e gli affari in calo non permettono stabilizzazioni. Licenziati dunque: con sei settimane di preavviso e le tutele per chi perde il posto. Una minima consolazione, visto che ai colleghi a cottimo, quando calano gli affari, non spetta nulla di tutto questo. L’app non li fa pedalare più, senza spiegazioni”.