Reddito di Cittadinanza, una volta che Inps ha accolto la domanda e inizia ad erogare il sussidio occorre attendere mediamente 4 mesi e mezzo per avviare la presa in carico dai servizi preposti.
Lo rivela un rapporto INAPP reso noto oggi durante un convegno, un’indagine sul funzionamento dei servizi pubblici per le politiche attive e sociali in questi anni di erogazione del Reddito di Cittadinanza, dal 2019, e prima ancora con il Reddito di Inclusione (ReI).
“Permangono alcune criticità – si legge in una nota diffusa dall’Istituto – in particolare in merito ai tempi di lavorazione delle domande: in media trascorrono circa 4 mesi e mezzo tra l’autorizzazione ad ottenere il Reddito di cittadinanza rilasciata dall’Inps e la presa in carico del beneficiario da parte dei centri per l’impiego e dei servizi sociali comunali. Solo la metà dei centri (51,6%) risulta in condizione di convocare entro i 30 giorni prescritti dalla norma i beneficiari della misura. I tempi di presa in carico da parte dei centri per l’impiego naturalmente risentono del volume di utenza che caratterizza i diversi territori sicché risultano più ridotti al Nord, dove l’attesa mediamente è di 3 mesi e mezzo, mentre al Sud si approssimano intorno ai 5 mesi e mezzo. Meno problematiche le fasi successive, ossia la stipula del patto, la definizione di un’agenda di appuntamenti e la verifica degli impegni e delle condizionalità posti a carico dei beneficiari“.
Dunque i tempi di attesa per la presa in carico variano a seconda delle caratteristiche geografiche (tempi ridotti al nord, tempi ‘biblici’ a sud dove si aspetta anche 5 mesi e mezzo) e naturalmente dal volume di lavoro di ciascuna sede locale Inps.