Assegno Unico su RdC, tagli agli importi sfiorano 200 euro [FOTO]

Assegno Unico integrato al Reddito di Cittadinanza, il pagamento di marzo relativo a febbraio è arrivato ma non tutti i percettori sono rimasti soddisfatti dalla somma ricevuta.

Una parte dei beneficiari, infatti, ha riscosso una cifra nettamente inferiore a quella avuta fino al mese scorso. Perché INPS paga di meno? Di quanto?

Assegno Unico su RdC marzo 2023, tagli INPS: perché?

Il 28 marzo INPS ha erogato l’Assegno Unico su RdC di competenza febbraio. In molti però si sono accorti che le cifre erogate non corrispondevano a quelle pagate nei mesi scorsi, con una differenza che si aggira tra i 100 e i 200 euro.

La dimostrazione arriva dai nostri lettori rimasti delusi dall’ultimo pagamento, paragonato a quello di febbraio relativo a gennaio:

Come si ha modo di constatare, l’importo pagato il 28 marzo ammonta a poco meno di 160 euro, mentre quello pagato il mese precedente arrivava a quasi 300 euro: una differenza di circa 140 euro ma che, come ribadito anche sopra, in alcuni casi ha sfiorato i 200 euro, se non superati.

A cosa sono dovuti questi tagli dell’Assegno Unico su RdC? Perché INPS ha pagato meno? In alcune circostanze si tratta di tagli che hanno riguardato un solo figlio (come se l’Istituto si fosse “dimenticato” di un figlio), in altri l’importo totale: è proprio in questo secondo caso che si sono registrati i tagli maggiori. Il motivo non è noto, INPS non ha fornito spiegazioni in tal merito.

L’auspicio è che il pagamento residuo possa arrivare ad aprile, o col conguaglio che INPS effettua periodicamente (non mensilmente) o con l’Assegno Unico su RdC relativo a marzo.