Reddito di Cittadinanza, il nuovo sussidio è in arrivo e sarà diviso in due percorsi diversi.
La conferma arriva dalla Ministra del Lavoro Marina Calderone che, ieri, parlando a margine di un incontro con Save the Children si è soffermata proprio sul ruolo di tutela delle famiglie e quindi dei minori che può esercitare un sussidio. Sussidio che invece deve avere un’altra finalità in caso di nuclei senza figli.
Nuovo RdC, nuclei con figli: che succede?
Ma due diversi sussidi che prenderanno un nome diverso, probabilmente MIA – Misura Inclusione Attiva che significa?
“Già in manovra di bilancio – ha premesso la Ministra – abbiamo individuato due percorsi differenti, uno per quanto riguarda gli occupabili e uno per quelle famiglie e soggetti fragili che hanno necessità di un accompagnamento fatto con misure di inclusione sociale. In questo per noi sono prioritari tutti gli interventi per quei nuclei familiari che hanno all’interno dei minori su cui dispieghiamo tutte le nostre energie e azioni perché i genitori non rimangano soli”.
Insomma se per il 2023 il Governo ha previsto la tutela massima per i nuclei con minori, prevedendo 12 mesi su 12 di sussidio, per il futuro intende proseguire sulla stessa strada.
Figli a carico sì, ma anche per i nuclei con disabili e over 60 – i cosiddetti fragili – ci sarà una tutela.
La Ministra ha infatti voluto sottolineare che “avremo una misura di inclusione attiva che serve per sostenere chi ha un nucleo familiare con condizioni di fragilità”.
Nuovo RdC, percettori occupabili: cosa succede?
Per i percettori cd. Occupabili, coloro che hanno tra i 18 e i 59 anni senza fragili a carico, “nessun sussidio” hanno ribadito più volte dal Governo ma sarà previsto un contributo, un rimborso spese, per il loro impegno nel percorso formativo. Quella che la Premier Meloni davanti alla platea del Congresso Cgil ha definito, impropriamente, “retribuzione”.
“E poi faremo – ha aggiunto la Ministra Calderone – , speriamo in tempi brevissimi, degli interventi di accompagnamento al lavoro con strumenti di politica attiva per chi ha la possibilità, attraverso anche percorsi di formazione, di entrare nel mondo del lavoro”.
Dunque il Decreto arriverà in “tempi brevissimi”. Per ora non si conoscono i dettagli. Ma la sensazione è che oramai tutto sia rinviato alla fine del mese di aprile.