Disoccupazione agricola 2023, buone notizie per i braccianti che hanno presentato domanda e che stanno attendendo l’esito di INPS. Qualcosa inizia a smuoversi: nelle scorse ore, l’Istituto ha iniziato la lavorazione delle pratiche.
Piccoli passi in avanti che spianano la strada ai pagamenti, che comunque, se INPS replicasse il calendario dell’anno scorso, non arriveranno prima di giugno. Ma vediamo meglio cosa sta accadendo.
Disoccupazione Agricola 2023, INPS lavora le domande
La procedura per fare domanda di disoccupazione agricola è rimasta aperta da gennaio e fino al 31 marzo scorsi, mentre fino al prossimo 15 aprile ci sarà modo di fare ricorso nel caso in cui gli elenchi agricoli presentassero delle difformità.
Nel frattempo però INPS ha iniziato la lavorazione delle pratiche, fornendo le prime risposte: in alcuni casi, infatti, la domanda risulta in istruttoria. La conferma arriva da un bracciante agricolo che ha fatto richiesta di disoccupazione lo scorso 31 gennaio:
La presa in carico delle domande di disoccupazione agricola è partita, anche se per conoscere l’esito è ancora presto: se INPS replicasse il calendario dell’anno scorso, dovrebbe fornire l’esito (positivo o negativo) verso fine maggio: nel 2022, le prime domande vennero accolte tra il 26 e il 27 maggio e i primi accrediti si verificarono una decina di giorni dopo, il 7 giugno.
La procedura è lunga: INPS può impiegare fino a 115 giorni per accogliere la domanda, da quando questa è stata presentata. Le domande verranno evase in ordine cronologico.