Non sarà Inps a pagare il nuovo Reddito di Cittadinanza a coloro che hanno tra i 18 e i 59 anni, i cosiddetti ‘occupabili’. Saranno le Regioni, attraverso i servizi per le politiche attive, ad occuparsi della loro presa in carico, di avviarli ai percorsi formativi di riqualificazione professionali e …di riconoscergli un compenso, o meglio un rimborso spese per la frequenza dei corsi.
E’ quanto emerge sulla base delle ultime notizie che circolano in merito alla riforma del Reddito di Cittadinanza che continuerà ad operare fino al termine del 2023, per poi essere abrogato, e sostituito da una nuova misura.
Percettori RdC 18-59 anni, avranno un aiuto?
Gli occupabili, soggetti tra i 18 e i 59 anni senza soggetti fragili nel nucleo familiare avranno, invece, solo 7 mesi di sussidio nel 2023. Molti di loro lo termineranno a luglio e sono quindi in attesa di conoscere il loro futuro: in particolare se potranno beneficiare di una forma di sostegno reddito o di percorsi formativi per il reinserimento lavorativo.
Secondo quanto scrive il quotidiano Il Tempo, il Governo starebbe lavorando ad un percorso prevede il coinvolgimento attivo delle regioni.
“Gli occupabili – si legge – percepiranno fondi a condizione di partecipare ad un corso di formazione. Il sostegno, viene spiegato, arriverà tramite il fondo sociale europeo. Sul tavolo ci sono 27 miliardi da spendere, più altri nove derivanti dal ‘tesoretto’ non utilizzato negli anni scorsi (nel ciclo di programmazione 2014-2020, le risorse del Fondo Sociale Europeo disponibili in Italia ammontavano a 17,7 miliardi di euro). Il fondo sociale deve essere messo a terra dalle regioni ma sono – rimarcano le stesse fonti – stati stati utilizzati paradossalmente soprattutto da quelle del nord. Si punterà a far sì che le regioni utilizzino i finanziamenti ma si sta ragionando di prevedere dei poteri sostitutivi da assegnare al governo, qualora si verificasse una inadempienza da parte di alcune regioni“.
Percettori RdC 18-59 anni, “nelle mani” delle Regioni
Dunque gli occupabili dovrebbero essere affidati alle regioni che, però, non osservano tutte la stessa andatura politica. Ci sono quelle che si muovono più celermente, altre che arrivano mesi dopo. Un esempio è quello che sta accadendo con il programma GOL. Se così fosse gli ‘occupabili’ non solo si troveranno a contare su una misura ridotta nell’entità e nel tempo, ma dovranno attendere il lungo iter che porterà la loro regione a far partire corsi di formazione e rimborsi per la frequenza.