Il lockdown è costato caro a molti italiani, che ancora non hanno terminato di pagare il conto. Stanno infatti arrivando i collettivi di pagamento nei confronti di coloro che non hanno pagato le tasse durante il 2020, il primo lockdown, a causa della pandemia.
Secondo quanto sottolinea il quotidiano ItaliaOggi i tratta di omessi o tardivi versamenti di saldo e acconti di imposte dirette come ad esempio “Irpef, addizionali comunali, regionali, cedolare secca, imposta sostitutiva forfettaria e anche Ivie e Ivafe dovuti per l’anno 2020”.
Ai contribuenti sono dunque in arrivo gli Avvisi bonari, semplici lettere che ricordano di pagare il dovuto entro 30 giorni se si vuole beneficiare delle sanzioni ridotte al 3%. Gli importi indicati nei bollettini sono già comprensivi di questa riduzione.
Se non si procede al pagamento nei tempi la sanzione sale al 10% da applicarsi sull’importo del debito fiscale.
L’Agenzia delle Entrate sta dando anche l’opportunità di rateizzare l’importo come previsto dalla recente Legge di Bilancio, con possibilità di diluire il dovuto anche in 20 rate trimestrali per importi sotto i 5.00 euro. La prima rata va versata in ogni caso entro i primi 30 giorni, in questo modo non si perderà la riduzione del 3% sul debito.