Malgrado i giorni di festa e il ponte del 25 aprile (Festa della Liberazione), NoiPA non si è fermata e sta concludendo le ultime elaborazioni prima dell’emissione dello stipendio di maggio previsto per la fine di questa settimana.
Durante l’emissione non sono ammesse modifiche
Un volta provveduto all’emissione ordinaria degli stipendi, non è più possibile provvedere ad ulteriori variazioni possibili e lo stipendio di maggio sarà la fotografia esatta dello stato del nostro status economico nel momento dell’emissione.
Che lavorazioni ha già effettuato NoiPA?
NoiPA ha già provveduto ad inserire negli stipendi di maggio le seguenti modifiche:
- rimborso del 3% del contributo fondo pensione del mese di aprile 2023 a carico dei dipendenti con imponibile previdenziale annuo inferiore a 25mila euro;
- rimborso del 2% del contributo fondo pensione del mese di aprile 2023 a carico dei dipendenti con imponibile previdenziale annuo inferiore a 35mila euro;
- pagamento degli accessori caricati dagli uffici di servizio con la procedura “cedolino unico”
Nello stipendio di maggio manca ancora una voce importante
Cosa manca ancora nello stipendio di maggio 2023?
Negli emolumenti di maggio 2023 mancherà ancora l’assegno accessorio.
Con maggio saranno già 5 i mesi in cui l’assegno non viene erogato. L’assegno interessa una platea di oltre due milioni di dipendenti gestiti da NoiPA e il ritardo nell’erogazione, ma anche il silenzio da parte delle fonti ufficiali, circa i tempi di erogazione, sta diventando imbarazzante.
Infine, per quanto riguarda l’ulteriore abbattimento dell’1% dei contributi a carico dei dipendenti, saranno erogati nel mese di giugno. Il decreto, infatti, deve ancora entrare in vigore.