Reddito di Cittadinanza, da gennaio a marzo 2023 le domande sono calate del 25% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Lo scorso marzo erano 902.246 i nuclei familiari percettori di Reddito di Cittadinanza, contro i 1.150.538 di marzo 2022 e i 1.158.357 di marzo 2021. Insomma, un calo perpetuo che va avanti ormai da 2 anni. Calano del 16% anche le famiglie percettrici di almeno una mensilità tra gennaio e marzo di quest’anno.
A dirlo sono i dati dell’Osservatorio INPS sul Reddito di Cittadinanza aggiornati a marzo 2023 e pubblicati il 27 aprile scorso.
Un commento positivo sulla fotografia scattata da INPS arriva dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, la quale mette in relazione il calo di domande del Reddito di Cittadinanza con un più alto tasso di occupazione:
«I dati dell’Inps che attestano la riduzione di domande di reddito di cittadinanza è la prima conseguenza del miglioramento dei tassi d’occupazione a cui assistiamo ormai da qualche mese. Ed è la dimostrazione che il lavoro è la migliore politica di inclusione sociale. Una direzione su cui continuare a investire energie e risorse».
Ciò significa che le famiglie bisognose sono diminuite grazie alla crescita dell’occupazione. Pertanto, la strada intrapresa dal Governo (abolire definitivamente RdC dal 2024 sostituendolo con una misura accessibile solo previa dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro) sembra quella giusta.