HomeEvidenzaRdC, 7 mesi portati a 12. Le condizioni nella Bozza Decreto

RdC, 7 mesi portati a 12. Le condizioni nella Bozza Decreto

Reddito di Cittadinanza, molti percettori termineranno il sussidio nel mese di luglio 2023. La legge di Bilancio (L. 197/2022) ha infatti stabilito che i cd. occupabili, soggetti tra i 18 e i 59 anni che non hanno fragili nel nucleo familiare (disabili, minori, over 60) avranno una decurtazione della durata del Reddito: 7 mesi anziché 12, come invece previsto per i nuclei familiari ritenuti “fragili”.

Così che, da agosto, i percettori RdC ‘occupabili’ non riceveranno la ricarica, rimanendo senza sostegni fino a settembre 2023. Quando poi dovrebbe entrare in vigore – per loro – il nuovo Strumento di Attivazione, SDA, in buona sostanza 12 mesi durante i quali se si segue un corso di formazione si ha diritto ad un assegno da 350 euro.

Nuovo RdC, proroga da 7 mesi a 12 in questi casi

Il nuovo RdC verrà fuori dal Decreto Lavoro a cui stanno lavorando i tecnici governativi. Quella che circola è una bozza non ancora definitiva che prevede una possibilità di proroga a 12 mesi per una parte degli “occupabili” che hanno diritto a 7 mesi di sussidio.

Ma quali occupabili potranno avere diritto a 12 mesi di RdC anziché 7? Chi beneficerà di questa novità?

TuttoLavoro24.it che ha potuto leggere la bozza di Decreto, è in grado di anticipare ai propri lettori chi si sta pensando di tutelare offrendo loro un ‘ponte’ fino al 31 dicembre 2023: percependo 12 ricariche anziché 7.

Nella bozza è infatti spuntata questa norma:

Bozza Decreto Lavoro – 28 aprile 2023

La bozza prevede dunque che i 7 mesi di RdC nel 2023 sono elevabili a 12 per coloro che, anche se occupabili senza fragili nel nucleo familiare entro il 30 giugno 2023 siano stati presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro. E’ bene ricordare ai lettori che quanto riportato in questo articolo riguarda una bozza del Decreto, una versione ufficiale a cui lavorano i tecnici del Ministero del Lavoro, anche se non definitiva. Occorrerà attendere il 1° maggio per sapere se nel decreto ci sarà questa novità.

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