Gli aumenti di stipendio innescati dall’ulteriore taglio del cuneo fiscale presente nel Decreto Lavoro in approvazione il 1° maggio 2023 andranno a coloro che hanno un reddito fino a 35.000 euro.
E’ quanto confermato dalla premier Giorgia Meloni poco fa, durante l’incontro con i sindacati a Palazzo Chigi.
“Nei provvedimenti di domani – avrebbe detto la Premier secondo quanto raccolto da Ansa.it – arriviamo al 6% del taglio sotto i 35.000 euro e al 7% sotto i 25.000 euro, fino alla fine dell’anno”.
Con questo provvedimento la Meloni conferma che “la priorità del governo comunque è alleggerire la pressione fiscale sul costo del lavoro. Abbiamo approvato il Def, che ha liberato risorse che abbiamo dedicato completamente a taglio del cuneo fiscale. Avevamo già dato un segnale con la legge di bilancio, mantenendo i due punti di taglio già decisi dal precedente governo per i salari sotto i 35.000 euro e aggiungendo un ulteriore punto”.
Col Decreto il taglio dei contributi a carico dei lavoratori passerebbe quindi:
- dal 3% al 7% per i lavoratori con redditi fino a 25.000 euro;
- dal 2% al 6% per i lavoratori con redditi fino a 35.000 euro;
con conseguente rialzo del salario netto dei lavoratori che Il Sole 24 Ore ha stimato si aggirerà intorno ai 100 euro.