Le scelte del Governo adottate nel decreto Lavoro rischiano di essere uno “specchietto per le allodole“. Parola del Segretario Generale della CGIL Maurizio Landini, che commenta scettico (e non senza qualche critica) quanto fatto da Palazzo Chigi nel decreto da poco varato.
‹‹“Rendere strutturale” il taglio del cuneo fiscale “significa un costo di oltre 10 miliardi e quindi il governo questo impegno non se l’è assolutamente preso”. Per ora, la misura copre solo 6 mesi “con un’inflazione che viaggia a due cifre” e quindi “non è sufficiente questo provvedimento”›› scrive Sky TG24 riportando esattamente le parole di Landini rilasciate allo stesso notiziario commentando il DL Lavoro.
Di pensioni non si parla e ‹‹anche i 50 euro lordi in più per 6 mesi non cambiano il quadro›› puntualizza il Segretario CGIL riferendosi al taglio del cuneo fiscale di 6 o 7 punti percentuali.
Sul tema del lavoro, in particolare, Landini ricorda: “Stiamo chiedendo che venga fatto uno statuto in cui per tutti ci siano le stesse tutele e diritti“. Va detto che “i diritti sanciti, non solo le retribuzioni, ma anche le ferie, la malattia, gli infortuni e la maternità, diventino diritti per tutte le forme di lavoro“.
Infine, il rinnovo dei contratti: la strada è ancora lunga. E alla domanda del giornalista se i sindacati intendano proclamare uno sciopero generale, Landini avverte: ‹‹Intanto andiamo in piazza›› (sabato 13 a Milano e sabato 20 a Napoli). Nessun colpo è escluso.