Carta Risparmio Spesa, disciplinata dal decreto firmato di concerto dal Ministero dell’Agricoltura con il Ministero dell’Economia, partirà da luglio.
Si tratta di una sorta di buono per fare la spesa: il contributo, pari a 382,50 euro, sarà infatti spendibile esclusivamente per comprare beni alimentari di prima necessità (bevande alcoliche escluse). Potranno accedervi solo coloro che rispettano determinati requisiti.
Ma ogni quanto sarà ricaricata la Carta Risparmio Spesa? Ha valenza annuale o mensile? Vediamo cosa dice al riguardo il provvedimento.
Carta Risparmio Spesa: è mensile o annuale?
Come si legge nel decreto attuativo della Carta Risparmio Spesa, le carte sono nominative e saranno rese operative a partire dal mese di luglio 2023.
Il contributo verrà erogato attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane per il tramite della società controllata Postepay, e sono consegnate agli aventi diritto presso gli uffici postali abilitati al servizio.
Il fatto che la carta sia ricaricabile può far pensare che nel corso dell’anno ci saranno più accrediti. Purtroppo non è così, visto che l’articolo 2, comma 3, del decreto specifica che ‹‹È concesso un solo contributo per nucleo familiare, di importo complessivo pari ad €382,5››.
In pratica, stando a quanto scritto, pare che in una famiglia possa accedere al contributo un solo componente e per una sola volta. Pertanto, i 382,50 euro sono da considerare annuali. Non solo: l’importo sarà uguale per tutti, a prescindere dall’ISEE (che comunque non deve superare i 15 mila euro).
La ricaricabilità della Carta Risparmio Spesa è spiegata all’articolo 8: le somme che risultano non assegnate o non attivate saranno ricaricate sulle carte dei componenti dei nuclei familiari che abbiano regolarmente utilizzato le somme nei mesi precedenti. Il monitoraggio e la distruzione delle somme avanzate avverrà ad opera di Poste Italiane a partire da ottobre 2023.
Ricordiamo che la Carta sarà disattivata, con conseguente decadenza del beneficio, se entro il 15 settembre 2023 non verrà effettuato il primo pagamento.