HomeEvidenzaNuovo RdC 2023, come salire a 1.000 euro e non perderli

Nuovo RdC 2023, come salire a 1.000 euro e non perderli

Il nuovo Reddito di Cittadinanza ha finalmente un nome. Si chiamerà Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) per chi ha tra i 18 e i 59 anni ed è occupabile e Assegno di Inclusione (AdI) per chi invece ha all’interno del nucleo familiare: minori, disabili, over 60.

Per quanto riguarda il Supporto per la Formazione e il Lavoro, questo ha importi mensili più bassi rispetto al Reddito di Cittadinanza: si parla infatti di 350 euro mensili. Tuttavia, c’è un modo molto semplice per alzare la cifra mensile da far entrare in famiglia. Vediamo come.

Nuovo RdC 2023, come arrivare a 1.000 euro

A differenza del Reddito di Cittadinanza, che ne spetta uno per famiglia, il nuovo strumento SFL non è rivolto all’intero nucleo familiare, bensì al singolo percettore. Il Supporto per la Formazione e per il Lavoro infatti è personale, ciò significa che può essere richiesto da più componenti anche all’interno della stessa famiglia.

Inoltre, all’articolo 12 del decreto Lavoro si legge che ‹‹Ne hanno diritto anche i componenti dei nuclei che percepiscono l’Assegno di inclusione che non siano calcolati nella scala di equivalenza e che non siano tenuti all’obbligo di adesione e alla partecipazione attiva a tutte le attività formative, di lavoro, nonché alle misure di politica attiva individuate nel progetto di inclusione sociale e lavorativa››. Ne hanno diritto, quindi, anche i membri maggiorenni che esercitano la responsabilità genitoriale, non già occupati e non frequentanti un regolare corso di studi e che non abbiano carichi di cura.

Questo vuol dire che nella stessa famiglia possono esserci sia beneficiari dell’Assegno di Inclusione (500 euro), sia del Supporto per la Formazione (350 euro), se ovviamente si rispettano i requisiti espressamente previsti nel decreto Lavoro. Per un totale di 850 euro, che possono arrivare anche a 1.000 se aumenta il numero di componenti della famiglia che possono richiedere i due sussidi.

Occhio quindi a non fare l’errore di non presentare la domanda pensando di non averne diritto perché all’interno della stessa famiglia c’è già un altro richiedente: nei casi previsti dalla legge, uno non esclude l’altro.

INPS comunque non è ancora uscito con nessuna circolare che fornisca le istruzioni operative su come muoversi: considerando che il Supporto per la Formazione partirà da settembre 2023, dovrebbe uscire a giugno.

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