Reddito di Cittadinanza maggio 2023, per via di nuovi controlli INPS una parte dei percettori potrebbe non ricevere la ricarica di fine mese.
Si tratta, in particolare, di controlli sulla corrispondenza tra il nucleo familiare dichiarato in DSU e i nuclei risultanti dall’anagrafe, che l’Istituto ha annunciato eseguire mensilmente, sia in fase istruttoria che nel corso dei rinnovi mensili.
Lo ha reso noto col messaggio n. 1615 del 5 maggio 2023, nel quale sono chiarite anche le circostanze che portano alla sospensione del sussidio. Vediamo meglio.
Reddito di Cittadinanza maggio 2023: altri controlli INPS
Tra le verifiche che determinano l’esito delle lavorazioni del RdC ci sono i controlli effettuati sul nucleo familiare, i cui componenti vengono dichiarati nella DSU dallo stesso richiedente il sussidio. Il nucleo è costituito dai soggetti componenti la famiglia anagrafica alla data di presentazione della DSU.
A fine maggio, una volta che INPS avrà completato le verifiche, il sistema ISEE può restituire un esito di conformità del nucleo dichiarato in DSU o un esito di non conformità.
Nel primo caso l’istruttoria della domanda prosegue con le ulteriori verifiche. Nelle ipotesi, invece, di rilevazione dello stato del nucleo ISEE rispetto ad ANPR (anagrafe nazionale popolazione residente) “non conforme”, la domanda di RdC viene sospesa.
Le ipotesi di discordanze che comportano la sospensione della domanda sono:
- discordanze nucleo ISEE rispetto ad ANPR: sono presenti soggetti su ANPR e non in DSU, e viceversa, quindi presenti in DSU e non su ANPR;
- nucleo ISEE non verificabile con ANPR: quando la verifica non restituisce risultati utili.
A seguito di tali discordanze o quando la verifica non restituisce risultati utili è richiesto agli operatori delle strutture territoriali INPS di verificare se le stesse si giustifichino in virtù delle eccezioni previste dalle regole ISEE o se, viceversa, determinino una difformità del nucleo autodichiarato in DSU.
Per effettuare queste verifiche INPS si prende del tempo, segnalato dalla scritta “nucleo ISEE in fase di verifica“ che compare nella domanda del RdC.
Per le suddette ipotesi, è stata prevista una funzione di sblocco delle domande sospese che consente l’eliminazione della sospensione, attivabile dagli operatori previa verifica, a cura degli stessi, della composizione del nucleo ISEE rispetto al nucleo anagrafico presente in ANPR.