Sciopero generale del 26 maggio 2023 proclamato da USB confermato. Lo si apprende da un nota del sindacato di base con cui viene rilanciata la piattaforma contrattuale inviata alle istituzioni – Governo in primis – ed alle associazioni datoriali che prevede, tra i punti essenziali:
- 300 euro netti subito in busta paga;
- Stipendi legati all’inflazione reale;
- Salario minimo 10 euro l’ora;
- Prezzi e tariffe calmierati.
“Rivendichiamo la centralità dei Trasporti Pubblici e del ruolo degli addetti al settore – si sottolinea nel comunicato – principali vittime delle privatizzazioni selvagge attraverso i continui ricorsi ad appalti, subappalti e subaffidamenti che alimentano sfruttamento e precarizzazione”.
Nel mirino finiscono Cgil, Cisl e Uil, “colpevoli”, secondo il sindacato di base, di aver sottoscritto “rinnovi contrattuali farsa in cambio della crescente svendita dei diritti“.