Busta paga maggio 2023, i lavoratori dei settori Commercio, Terziario e Servizi riceveranno ancora l’aumento di 30 euro già visto in occasione del periodo paga di aprile? Oppure si è trattata di una erogazione temporanea? Vediamo qual è la situazione.
Busta Paga maggio 2023, ancora 30 euro?
Il contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario, commercio e servizi è scaduto il 31 dicembre 2019, qualche mese prima della pandemia e dei decreti di chiusura delle attività che hanno penalizzato imprese e lavoratori.
Attualmente il rinnovo si ‘gioca’ su 4 tavoli negoziali, quello di Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Cooperative.
Si parla di una platea di circa 2,5 milioni di lavoratori a cui una prima risposta in termini economici, se pure parziale, è stata data con l’Accordo ponte siglato dalle parti sociali nel mese di dicembre 2022 che prevede, al 5° livello, l’erogazione di 350 euro a titolo di una tantum tra gennaio e marzo 2023 e 30 euro a titolo di acconto sui futuri aumenti contrattuali che saranno definiti dal rinnovo.
L’aumento di 30 euro al 5° livello, da ricalcolare per gli altri livelli, verrà erogato anche a con la busta paga di maggio che sarà accreditata nei prossimi giorni? E per quanto tempo?
La risposta è sì. I 30 euro altro non sono che un ‘acconto salariale’ al quale l’azienda deve dare continuità nell’erogazione, fino a quando non sarà sottoscritto l’accordo di rinnovo del CCNL Commercio, Terziario Servizi.
Di seguito gli importi dell’acconto in erogazione dallo scorso aprile, suddivisi per ogni singolo livello di inquadramento del lavoratore:
LIVELLO | ACCONTO DAL 1/4/2023 |
QUADRI | € 52,08 |
I | € 46,92 |
II | € 40,58 |
III | € 34,69 |
IV | € 30,00 |
V | € 27,10 |
VI | € 24,33 |
VII | € 20,83 |
OPERATORI DI VENDITA | |
I categoria | € 28,32 |
II categoria | € 23,78 |