Reddito di Cittadinanza, alcuni cittadini hanno indetto una raccolta firme per istituire un nuovo contributo economico per le famiglie povere quando questo non ci sarà più (ossia da agosto).
È successo in Campania, la regione che conta il numero più alto di percettori del RdC in Italia: secondo i dati dell’Osservatorio INPS sul Reddito di Cittadinanza, da aprile 2019 a ora il 19,52% dei richiedenti il sussidio risiede in Campania.
La petizione popolare è stata presentata al presidente del consiglio regionale della Campania da associazioni quali Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Partito del Sud, Usb e altre ai sensi dell’articolo 16 dello statuto campano e rientra nell’ambito della campagna nazionale “Ci vuole un reddito”. Vediamo meglio di che si tratta.
Reddito di Cittadinanza diventa MIR: ecco dove
I firmatari della petizione della Campania chiedono una Misura Integrativa Regionale (MIR), pensata come una forma di sostegno al reddito e di salario sociale in previsione della revisione del Reddito di Cittadinanza prevista dal Governo Meloni.
Da settembre 2023, infatti, per i percettori occupabili che hanno tra 18 e 59 anni arriva il Supporto per la Formazione e il Lavoro, un sussidio pari a 350 euro mensili che però durerà solo 1 anno, con requisiti più stringenti rispetto al Reddito di Cittadinanza e che sarà riservato esclusivamente a chi ha sottoscritto un patto di attivazione digitale: in pratica, a chi concretamente si è messo all’opera per trovare un lavoro.
“La richiesta di una nuova misura integrativa regionale – si legge nella nota dei promotori – nasce da una situazione di vera e propria emergenza sociale che può e deve vedere una maggiore presenza di un’importante istituzione come la Regione.”
Alla luce di ciò e proprio in previsione di una ulteriore stretta dei requisiti per ottenere il nuovo sussidio sostitutivo del Reddito di Cittadinanza, la richiesta delle associazioni campane è quella di far entrare in vigore dal prossimo 1° ottobre una misura integrativa regionale (M.I.R.). Inoltre, si chiede di quantificare la platea degli attuali percettori di reddito cui corrispondere la M.I.R. in seguito all’esclusione o riduzione del RdC entro il 15 settembre.