Bonus da 258 a 3.000 euro: novità Inps e convenienze nel 2023

Operaio caldo

Bonus aziendali da 258,23 a 3.000 euro, nei giorni scorsi è uscita la circolare Inps una circolare che fa il punto su fringe benefit erogati dai datori di lavoro ai dipendenti.

L’Istituto si è soffermato in particolare sulla disciplina applicabile e sul regime fiscale di vantaggio. La misura è stata introdotta dal Decreto Lavoro, lo stesso che porterà gli aumenti di stipendio con il taglio dei contributi (per calcolare l’aumento di stipendio netto a partire da luglio 2023 clicca qui).

Bonus da 258 a 3.000 euro: escluse le tasse

Per i fringe benefit, cd. Bonus aziendali, la soglia di esenzione resta fino a 258,23 euro. Vi è stata un’elevazione da 258,23 euro a 3.000 euro per disposizione del Decreto Lavoro ma solo per i dipendenti con figli.

Rientrano in questa soglia i beni ceduti e i servizi che non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente di cui all’articolo 51, comma 3, del TUIR, includendo tra i c.d. fringe benefit anche le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

I benefit non sono imponibili fiscalmente sia se vengono erogati spontaneamente dal datore di lavoro sia se sono previsti dal contratto o accordo collettivo (nazionale, territoriale o aziendale).

Bonus 200 euro Benzina: escluse le tasse

Il Bonus 200 euro erogato dai datori di lavoro ai dipendenti nel corso del 2023, attraverso buoni benzina e titoli analoghi, resta confermato.

La misura prevista del Decreto Energia di gennaio scorso è assoggettabile ai soli fini contributivi mentre resta esclusa ai soli fini dell’imposizione fiscale.