Assegno unico figli non pagato a migliaia di famiglie, è quanto accaduto durante il mese di maggio scorso.
Per molti l’attesa è durata più di venti giorni, per altri ancora continua ma sembra che la situazione si stia gradualmente sbloccando. Vediamo cosa è successo e quando ci saranno i primi accrediti da Inps.
Assegno Unico maggio 2023 non pagato: i motivi
Molte famiglie attendono ancora la mensilità di maggio dell’Assegno Unico. Inps ha tardato per rifare i calcoli. L’accredito – per chi l’ha ricevuto – è infatti giunto con importi gonfiati o svuotati, a seconda dei casi. Si tratta dei conguagli a credito o a debito che hanno fatto salire o scendere l’importo che si era abituati a conoscere.
E sono proprio i conguagli che hanno fatto allungare i tempi all’Istituto previdenziale. Il motivo dei ritardi, per chi l’ha subito, è dunque il riconteggio (per approfondire clicca qui).
Assegno Unico non pagato, primi accrediti giugno 2023
Lo sblocco Inps è arrivato sul finire del mese di maggio ed da allora che sono partite le lavorazioni di chi aveva questi conguagli. Le prime date di accredito, le più ravvicinate, si sono viste tra il 29 maggio e il 1° giugno, anche per i Percettori RdC. Dopodichè nuovi appuntamenti con gli accrediti dell’Assegno unico sono previsti per il 5 giugno. E’ in questa settimana che Inps dovrà far progredire le erogazioni delle prestazioni per allinearsi in vista dei nuovi accrediti della mensilità di giugno 2023.