Disoccupazione Agricola 2023, perché alcuni braccianti vedono già la data di accredito e altri no? Perché alcune domande sono già state liquidate e altre, invece, sono sempre in istruttoria?
Consultandosi tra loro, i richiedenti avranno notato che le lavorazioni delle pratiche di disoccupazione agricola non procedono tutte con lo stesso passo. Sono le singole strutture locali INPS, infatti, a lavorare le domande: qualche zona sarà più avanti, qualche altra impiegherà di più. I braccianti agricoli colpiti dall’alluvione, per esempio, stanno assistendo a una velocizzazione dell’iter di pagamento.
Iter che è molto lungo. Anche per questo motivo, infatti, qualche operaio agricolo ha ancora la domanda in istruttoria.
Disoccupazione agricola 2023 domanda non accolta: perché?
Il processo di accoglimento ed erogazione della disoccupazione agricola è molto lungo, ma INPS ancora è in linea con i tempi: dalla data di pubblicazione degli elenchi nominativi degli operai agricoli, l’Istituto può impiegare fino a 115 giorni per lavorare la pratica.
La conferma arriva dallo stesso INPS, che ha così risposto alla sollecitazione di un utente:
Gli elenchi nominativi relativi agli operai che hanno lavorato in agricoltura nel 2022 sono stati pubblicati lo scorso 31 marzo. Ciò significa che INPS ha tempo fino al prossimo 24 luglio per prendere in carico le domande di disoccupazione agricola e lavorarle.
Di conseguenza, l’Istituto non è in ritardo e non c’è da allarmarsi se l’accredito non arriverà fino a quella data: INPS è pienamente in linea con i tempi. Anche nel 2022, per esempio, i pagamenti partirono il 7 giugno e proseguirono all’incirca fino alla metà di luglio.