Disoccupazione Agricola 2023, i pagamenti stanno procedendo ma non ovunque con lo stesso ritmo. Essendo le pratiche gestite a livello locale, le date di accredito possono infatti differire da provincia a provincia. Non solo: molto dipende anche da quando la domanda è stata presentata.
Vediamo in quale zone i pagamenti della disoccupazione agricola stanno procedendo più lentamente.
Disoccupazione agricola 2023, dove non arriva?
INPS è partito lavorando per prime le domande dei braccianti agricoli residenti nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna per dare loro un sostegno economico concreto in questi momenti difficili.
E’ passato poi a tutte le altre, procedendo in ordine cronologico. Come detto, la data di accredito della disoccupazione agricola dipende da quando questa è stata inviata e da quando la struttura territoriale INPS l’ha presa in carico, provvedendo a lavorarla e ad accoglierla.
Per questo motivo, l’elenco qui di seguito vuole essere puramente indicativo delle province in cui si registrano rallentamenti e non ha la pretesa di essere esaustivo. Segnalazioni ci giungono da:
- Siena;
- Pisa;
- Pesaro Urbino;
- Teramo;
- Cosenza;
- Trapani;
- Messina;
- Caltanissetta;
- Catania;
- Bari;
- Andria;
- Sassari.
Come si evince dall’elenco, sono principalmente le province in Sicilia e Puglia quelle in cui la disoccupazione agricola 2023 sta tardando ad arrivare, insieme a qualche zona della Calabria, dell’Abruzzo e della Sardegna. Al centro-nord, buona parte degli agricoli che non ha ancora ricevuto l’accredito risiede in Toscana e nelle Marche. Tuttavia, alcuni braccianti di Pesaro-Urbino e di Cosenza fanno sapere che l’accredito arriverà a breve: i pagamenti sono fissati per martedì 13 giugno.