INPS ha disposto nuovi pagamenti della disoccupazione agricola 2023. L’indennità spetta, previa domanda allo stesso Istituto Previdenziale, ai braccianti agricoli che:
- hanno lavorato nei campi almeno 102 giornate tra il 2021 e il 2022;
- hanno almeno 2 anni di anzianità contributiva nel settore dell’agricoltura;
- sono iscritti agli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti per il 2022 (in alternativa, avevano un contratto a tempo indeterminato per parte del 2022).
Disoccupazione agricola 2023, quando paga INPS?
L’accredito della disoccupazione agricola arriva nei mesi estivi, da giugno in poi, perché INPS impiega fino a 115 giorni a lavorare le pratiche da quando pubblica gli elenchi nominativi degli agricoli (31 marzo), procedendo comunque in ordine cronologico rispetto alla data di invio della domanda.
I pagamenti sono cominciati lo scorso 5 giugno dai braccianti agricoli residenti nelle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna, e da allora non si sono più fermati. Nelle scorse ore, sui Fascicoli Previdenziali dei richiedenti è apparsa una nuova data di accredito:
Come detto, le erogazioni della disoccupazione agricola andranno avanti per tutto giugno e fino a luglio: l’appuntamento fissato per una parte dei braccianti agricoli di Verona il prossimo lunedì 19 giugno ne è la prova. La stessa data ci viene confermata per gli operai agricoli della provincia di Salerno, anche se per il momento i beneficiari sono solo una piccola parte. Le date comunque non sono le stesse per tutti e possono variare da percettore a percettore anche all’interno della stessa provincia.
Ricordiamo che non hanno diritto al pagamento i lavoratori agricoli con partita IVA la cui attività autonoma è prevalente rispetto a quella di lavoratore dipendente da bracciante agricolo, pur rispettando i 3 requisiti sopra elencati. Lo stabilisce l’art. 2 comma 1 del D.P.R. 1049/1970.