HomeEvidenzaNuovo RdC 500€ Esteso con Nuovo Requisito: i 3 emendamenti

Nuovo RdC 500€ Esteso con Nuovo Requisito: i 3 emendamenti

Il Senato è a lavoro per estendere la platea dei beneficiari del nuovo Reddito di Cittadinanza, ossia l’Assegno di Inclusione che partirà dal 1° gennaio 2024.

Il decreto Lavoro del 1° maggio lo prevede esclusivamente per i soggetti disabili, over 60 e minorenni, ma pare che alcuni emendamenti al decreto puntino a includere tra i beneficiari una nuova categoria di persone: coloro che sono affetti da disagio biopsicosociale.

Nuovo RdC esteso a chi ha un disagio biopsicosociale: le proposte

La volontà è quella di estendere l’Assegno di Inclusione, pari a 500 euro mensili per 18 mesi, poi rinnovabili, anche a coloro che (fermo restando i requisiti economici e patrimoniali) non sono affetti da disabilità fisica, non hanno più di 60 anni o meno di 18 anni ma che comunque vivono in una situazione di disagio. Non di tipo fisico, bensì psico-sociale.

Al riguardo, in Senato si sta discutendo proprio su 3 emendamenti al decreto Lavoro proposti da 3 diverse sponde del centro-sinistra. Emendamenti che modificherebbero l’art. 2, quello sui beneficiari del nuovo Assegno di Inclusione.

  • il primo è il numero 2.14 e porta la firma di Annamaria Furlan, Sandra Zampa, Susanna Camusso, Ylenia Zambito e Daniele Manca, senatori del Partito Democratico.

L’emendamento prevede che dopo il comma 1 si debba inserire il seguente:

        "1-bis. L'Assegno di inclusione è riconosciuto altresì ai nuclei ed ai singoli in condizione fragilità e di grave disagio psicosociale, anche per transitori problemi di salute fisica e mentale, inseriti in programmi di cura, protezione e assistenza dei servizi sociali, sanitari e sociosanitari, anche in collaborazione con le strutture del Terzo settore, a seguito di una valutazione multidimensionale dei servizi sociali o sociosanitari e da essi certificati secondo le procedure e le modalità da definirsi con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, da adottare entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Il decreto, previo accordo in Conferenza unificata, definisce le responsabilità e le modalità di presa in carico dei soggetti di cui al presente comma."
  • il secondo emendamento è il 2.15, presentato da Tino Magni, Giuseppe De Cristofaro, Ilaria Cucchi e Aurora Floridia di Sinistra Italiana.

L’emendamento da loro presentato prevede che dopo il comma 1 sia aggiunto il seguente:

        "1 - bis L'assegno di inclusione è riconosciuto altresì, a richiesta di uno dei componenti del nucleo familiare, ai nuclei ed ai singoli in condizione fragilità e di grave disagio psicosociale, anche per transitori problemi di salute fisica e mentale, inseriti in programmi di cura, protezione e assistenza dei servizi sociali, sanitari e sociosanitari, anche in collaborazione con le strutture del Terzo settore, a seguito di una valutazione multidimensionale dei servizi sociali o sociosanitari e da essi certificati secondo  le procedure e le modalità da definirsi con decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali emanato entro 90 giorni dall'approvazione della presente legge. Il decreto, previo accordo in Conferenza unificata, definisce le responsabilità e le modalità di presa in carico delle persone in condizione di fragilità e grave disagio".
  • il terzo è l’emendamento numero 2.16, proveniente dalla senatrice Daniela Sbrillini di Italia Viva.

Dopo il comma 1, va inserito il seguente:

"1-bis. L'Assegno di inclusione è altresì riconosciuto nel caso di nuclei con un componente in condizioni di fragilità e di grave disagio psicosociale, inseriti in programmi di cura, protezione e assistenza dei servizi sociali, sanitari e sociosanitari, anche in collaborazione con le strutture del Terzo settore, a seguito di valutazione multidimensionale dei servizi sociali o sociosanitari e da essi certificati secondo criteri, procedure e modalità da definirsi con decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, previo accordo in Conferenza unificata, emanato entro 90 giorni dall'approvazione della presente legge".

Se la proposta di includere le persone affette da disagio biopsicosociale dovesse essere accettata (tutto dipenderà dalle risorse a disposizione), occorrerebbe capire quale dei 3 emendamenti passerà.

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -