Con l’Assegno di Inclusione in vigore dal 1° Gennaio 2024, il nuovo Reddito di Cittadinanza, i percettori avranno una perdita netta rispetto a quanto percepiscono oggi.
E’ quanto mette in luce il sindacato UIL attraverso le parole del Segretario Confederale Domenico Proietti, a commento del Rapporto presentato dall’UPB (per approfondire clicca qui).
L’analisi degli uffici parlamentari hanno messo in risalto – sostiene Proietti – “l’inadeguatezza della nuova misura di contrasto alla povertà, che escluderà più di un terzo dei beneficiari del RdC”.
Nuovo RdC, perdita da 460 euro
L’importo base dell’Assegno di Inclusione è pari a 500 euro mensili, elevabili in base al sistema del quoziente familiare.
Le famiglie che ‘traslocheranno’ dal vecchio RdC al nuovo Assegno di Inclusione, perchè hanno i requisiti, avranno un perdita “media di 460 euro mensili”.
Più esattamente si tratta – sostiene la UIL – del “42% di coloro che accedevano al RdC”. Insomma quasi la metà della nuova platea perderà una quota consistente del sostegno erogato da Inps.
“Per la Uil – continua la nota – , in un periodo storico in cui crescono drammaticamente la povertà e l’inflazione, deve valere il principio dell’universalismo così come avviene in tutta Europa, affinché ogni nucleo in condizione di povertà abbia la garanzia di un sostegno minimo al reddito, finché tale condizione sussiste. Il Governo ritorni sui suoi passi per evitare l’esplosione di una bomba sociale imminente.