Sono in corso dei nuovi controlli sul Reddito di Cittadinanza ma stavolta non ad opera di INPS. Controlli che stanno avvenendo a campione, random, e che quindi potrebbero riguardare chiunque.
A effettuarli è l’ufficio Servizi Sociali di alcuni Comuni di residenza del percettore. Vediamo meglio cosa sta succedendo.
RdC, controlli del Comune: di che si tratta?
Al Reddito di Cittadinanza si può accedere solo rispettando una serie di requisiti economici, di cittadinanza, di soggiorno, di residenza e di altro tipo. Requisiti che il nucleo familiare percettore deve possedere al momento della presentazione della domanda e mantenere per tutta la durata dell’erogazione del beneficio.
Per questo motivo sia INPS che altri organi di controllo effettuano nel corso dei mesi dei controlli a campione sul RdC. Le verifiche sono in corso anche adesso. A darne notizia sono gli stessi Comuni, che hanno inviato un avviso ai nuclei percettori del Reddito di Cittadinanza sorteggiati ai fini della verifica. Quello che segue è un esempio:
I controlli sulla veridicità delle informazioni rese in sede di presentazione di istanza di RdC possono durare fino a 30 giorni dalla data del sorteggio: tempo necessario, eventualmente, all’incrocio delle informazioni disponibili presso altre banche dati, come scritto nella comunicazione.