La disoccupazione agricola è la prestazione che impegnerà INPS durante tutta l’estate: gli accrediti, infatti, sono spalmati tra giugno e luglio.
Questo perché la lavorazione ha tempo molto lunghi (fino a 115 giorni) e non può partire fino a quando non sono stati pubblicati gli elenchi agricoli riportanti i nominativi dei braccianti e le relative giornate lavorate nei campi nel 2022: cosa che quest’anno è accaduta il 31 marzo.
Le date di accredito variano da percettore a percettore. Tutto dipende, infatti, sia da quando l’istanza di disoccupazione agricola è stata inviata a INPS sia da quanto tempo impiega la struttura territoriale a prendere in carico la pratica. In ogni caso, oggi per qualcuno è data di pagamento:
In questo caso, l’accredito della disoccupazione agricola in data odierna è previsto a Catania. La Sicilia è una delle regioni in cui i pagamenti sono partiti più tardi, insieme alla Campania e alla Puglia.
Tuttavia, il Fascicolo Previdenziale del bracciante agricolo in questione dimostra che la situazione si sta sbloccando anche nelle province più ritardatarie. Comunque, no c’è da allarmarsi: come detto prima, INPS ha fino a 115 giorni di tempo per lavorare la pratica.