Assegno Unico integrato al Reddito di Cittadinanza, a giugno c’è una parte dei percettori che non lo riceverà. L’accredito, relativo al mese di maggio, dovrebbe arrivare tra qualche giorno, poco dopo la ricarica mensile del RdC.
Sono molteplici le cause che possono escludere i beneficiari dal pagamento. Vediamone alcune.
Tra coloro che non riceveranno l’integrazione del Reddito di Cittadinanza per i figli a carico ci sono coloro che hanno tardato nella presentazione del modulo Rdc-Com/AU e ai quali INPS ha conseguentemente sospeso il Reddito di Cittadinanza.
In questo caso, infatti, l’integrazione dell’Assegno Unico su Carta RdC arriverà solo dopo che INPS avrà effettuato tutti i controlli del caso sull’Rdc-Com/AU. Prima l’Istituto deve verificare l’idoneità alla prestazione, e solo dopo potrà emettere il pagamento che quindi, inevitabilmente, slitterà di un po’ di tempo.
Stesso discorso vale per chi a giugno ha in corso il mese di sospensione del Reddito di Cittadinanza perché ha esaurito le 18 mensilità. In questo caso l’Assegno Unico non arriva come integrazione al Reddito di Cittadinanza, ma comunque non va perso.
Per averlo, bisogna che ne sia inviata domanda a INPS nel corso dell’ultima mensilità del RdC, così che durante il mese di stop si possa ricevere l’importo sull’IBAN. Pertanto, chi ha il mese di stop a giugno ma entro il 31 maggio non ha fatto domanda per l’Assegno Unico non potrà ricevere l’accredito.
Anche coloro che lo scorso 15 giugno hanno ricevuto RdC per la prima volta non riceveranno l’Assegno Unico su RdC: questi percettori, infatti, lo hanno già ricevuto dopo la ricarica di metà mese. Il prossimo pagamento lo avranno quindi a luglio.