RdC, ultima ricarica a luglio? Ecco come saperlo da INPS

Inps

Il Reddito di Cittadinanza è agli sgoccioli ma qualche cittadino potrebbe avere ancora qualche dubbio in merito alla riforma e alla sua applicazione. Non per tutti, infatti, RdC terminerà a luglio: qualcuno lo avrà fino a dicembre 2023.

Come previsto dal decreto Lavoro del 1° maggio, avranno RdC fino a dicembre quelle famiglie in cui ci sono soggetti fragili, ossia disabili, over 60 e/o minorenni. Il decreto definitivo pubblicato il 4 luglio ha però apportato lievi modifiche che estendono la platea di coloro che riceveranno il sussidio fino a fine anno, indicando tra i soggetti fragili anche coloro che sono stati presi in carico dai servizi sociali prima della scadenza del RdC.

A volte la Legge può essere di difficile comprensione e lasciare qualche nodo da sciogliere, per questo motivo è possibile rivolgersi a INPS per avere dei chiarimenti in merito. Vediamo come fare.

RdC INPS, numero verde e altri contatti

INPS è in contatto con i propri utenti grazie all’attivazione di canali fisici, digitali e telefonici così da garantire una maggiore vicinanza tra l’utente e l’ente stesso.

È possibile contattare l’Istituto attraverso:

Grazie a quest’ultimo canale è possibile avere una risposta immediata al proprio quesito. Per esempio, l’utente può chiedere, appunto, in quali casi il limite delle 7 mensilità di RdC percepibili nel 2023 non è vincolante. Ma come si usa INPS risponde?

RdC, INPS risponde online: come fare?

Vediamo in 7 semplici passaggi come fare a inviare una richiesta a INPS tramite il servizio INPS risponde.

  1. accedere al sito INPS e nella barra della funzione cerca che compare in alto scrivere “inps risponde”.
inps risponde

2. Una volta premuto l’invio usciranno una serie di risultati: cliccare sul tasto approfondisci del primo risultato, INPS risponde.

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3. Si aprirà adesso la pagina dedicata al servizio di INPS risponde: a questo punto cliccare sulla funzione utilizza lo strumento (da desktop, questo si trova sulla destra).

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4. Leggere l’informativa sulla privacy e spuntare la casella nella quale si dichiara che se ne è presa visione.

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5. Una volta attesa l’apertura del servizio (qualche secondo) si aprirà la pagina dell’informativa del servizio INPS risponde. Cliccare sulla casella continua in fondo al testo.

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6. A questo punto si aprirà una schermata all’interno della quale sarà possibile sia visionare lo storico di tutte le richieste sia inviare una nuova richiesta.

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7. Cliccando su nuova richiesta, si aprirà una schermata composta da 3 sezioni: compilazione, nella quale inserire i propri contatti, il motivo e l’argomento della richiesta; riepilogo e inoltro, nella quale l’utente vedrà il riepilogo della domanda e la sede che la lavorerà; la conferma della riuscita della richiesta dopo che avrà premuto il tasto invio.

Tornando la richiesta iniziale di maggiori approfondimenti su coloro che sono stati presi in carico dai servizi sociali, per esempio, INPS potrebbe inviare una risposta di questo tipo:

‹‹ai fini del prosieguo della percezione del Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, i servizi sociali, entro il suddetto termine di sette mesi e comunque non oltre il 31 ottobre 2023, comunicano all’INPS tramite la piattaforma GePI l’avvenuta presa in carico. Decorso tale termine in assenza della suddetta comunicazione, l’erogazione è sospesa e può essere riattivata, ricomprendendo le mensilità sospese, solo in esito all’avvenuta comunicazione, fermo restando il termine del 31 ottobre 2023».

In questo caso dunque INPS risponde è stato molto utile ai percettori del Reddito di Cittadinanza. Ma il servizio non si limita a fornire solo informazioni su RdC: può essere utilizzato per qualsiasi dubbio in merito a qualsivoglia prestazione previdenziale.