In arrivo un Bonus da quasi 1.270 euro netti a partire da luglio per i presidenti dei Gruppi parlamentari di Montecitorio, i quali vedranno dunque aumentare il loro stipendio.
La proposta arriva dall’Ufficio di presidenza di Montecitorio, con la delibera 45/2023, che tuttavia non ha raggiunto l’unanimità. A votare a favore sono state le forze politiche del centrodestra e il Movimento 5 stelle, che ha aggiunto il suo “sì” a quello della maggioranza, mentre Pd, Verdi-Sinistra e Roberto Giachetti per Italia Viva si sono astenuti. A seguito del voto alcuni capigruppo di PD, M5S e FdI hanno poi fatto sapere di volervi rinunciare.
Il costo di tale indennità aggiuntiva (1.269,34 euro) – filtra da Montecitorio – comunque non ricadrà sui cittadini né sul bilancio della Camera: le risorse necessarie, infatti, saranno prelevate direttamente dal budget assegnato agli stessi Gruppi.
In una nota, il Questore della Camera, Paolo Trancassini ha infatti garantito che «questa operazione non prevede nessun aumento di spesa, neanche di un centesimo» e che lo scopo di questa indennità sia soltanto quello di riconoscere l’importanza del ruolo e delle attività dei Presidenti dei Gruppi parlamentari.
Al contrario dell’alternativa a questo Bonus, che «prevedeva l’introduzione dell’indennità per i capigruppo con costi a carico della Camera e quindi dei cittadini» ha sottolineato il presidente dei deputati del M5S, che comunque -assicura – non si avvarrà dell’aumento, così come la capogruppo del PD Chiara Braga.
