Commercio e Servizi 130€ di Aumento, per i Sindacati è ‘no’

Contratti terziario, sono più di 7 milioni i lavoratori del commercio, del turismo e dei servizi a cui è scaduto. Nella mattinata di venerdì 21 luglio si è riunita in Piazza Lucio Dalla a Bologna un’ampia delegazione dei sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs per denunciare lo stallo delle trattative, sollecitare un avanzamento dei negoziati e arrivare in tempi brevi ai rinnovi. Si parla in alcuni casi di contratti collettivi nazionali di lavoro scaduti da oltre 4 anni.

Commercio e Servizi 130 euro: le parole del Sindacato

Tra i primi a intervenire davanti alla platea di centinaia di delegate e delegati provenienti da tutta Italia è stato il segretario generale della Uiltucs Paolo Andreani, che ha minacciato uno sciopero se non sarà raggiunto un accordo per chiudere il contratto:

Un solo contratto da 2011 al 2019, a dicembre abbiamo fatto un patto, c’è un una tantum, un anticipo di aumento contrattuale, ora è l’ora di chiudere il contratto nel suo complesso, così abbiamo chiesto alle controparti. E allora riflettiamo, domenica scorsa lo avete visto sui giornali a piena pagina, sul Messaggero: qualcuno ha fatto intendere che c’è un accordo vicino a 150 euro, ma qualcuno sta facendo i conti senza l’oste, l’oste siamo noi. Siamo qui e siamo pronti alla mobilitazione. Servono risposte su classificazione, lavoro disagiato e domenicale, contratti a termine e part-time, appalti, franchising, formazione obbligatoria e pari opportunità. Per noi il contratto è tutto questo, non è solo salario minimo di legge. Riconquistare il terziario come nel turismo. Occorre anche riconquistare, nel terziario come nel turismo, l’allineamento contrattuale delle norme e delle condizioni retributive: nel settore, a parità di mansioni, non ci possono essere lavoratori di serie a e di serie b.

Non si risparmia Andreani, che ha puntato il dito contro Confcommercio. Ma anche verso le altre organizzazioni datoriali che rappresentano la Grande distribuzione organizzata (Gdo) e le Cooperative. Il fronte dei datori di lavoro sarebbero “colpevoli” di aver offerto solo 130 euro di aumento contrattuale. Aumento che in parte sarebbe già stato anticipato con l’Acconto di 30 euro erogato a partire dallo scorso mese di aprile). Uno ‹‹scambio provocatorio›› , ha dichiarato il leader Uiltucs, che potrebbe aprire la strada ad una mobilitazione certa.