Contributi non versati? Ecco le Sanzioni per il Datore

Inps

Sanzioni per il datore di lavoro che non versa i contributi previdenziali obbligatori.

I contributi devono essere versati entro i termini e con le modalità di calcolo stabilite dalla legge e se questo non avviene si determina la cosiddetta inadempienza contributiva e l’applicazione delle sanzioni civili, amministrative e penali.

Mancato versamento dei contributi, le sanzioni

Se il datore di lavoro omette o ritarda il versamento dei contributi previdenziali obbligatori dovuti mensilmente o periodicamente entro il termine stabilito dalla legge, per ogni giorno di ritardo è dovuta la sanzione civile, in ragione d’anno (365 gg), nella misura pari al Tasso Ufficiale di Riferimento maggiorato di 5,5 punti.

La sanzione non può superare il 40% dell’importo dei contributi dovuti, raggiunto il tetto massimo sono dovuti gli interessi nella misura degli interessi di mora.

Invece, nei casi di evasione connessa a registrazioni o denunce obbligatorie omesse o non conformi al vero, per ogni giorno di ritardo è dovuta una sanzione civile, in ragione d’anno (365 giorni), nella misura pari al 30% dell’importo dei contributi addebitati.

La sanzione non può superare il 60% dell’importo dei contributi dovuti, superato il tetto si applicano gli interessi nella misura degli interessi di mora. 

Omissione o evasione contributiva?

La legge n.3888 del 23 dicembre 2000 art.116 c. 8 lett b) stabilisce che “qualora la denuncia della situazione debitoria sia effettuata spontaneamente prima di contestazioni o richieste da parte degli enti impositori e comunque entro 12 mesi dal termine stabilito per il pagamento dei contributi o premi e sempre ché il versamento dei contributi o premi sia effettuato entro 30 giorni dalla denuncia stessa”, si applica si applica il regime dell’omissione e non quello dell’evasione.

Ricordiamo che nel caso di omissione contributiva è dovuta la sanzione civile nella misura pari al Tasso Ufficiale di Riferimento maggiorato di 5,5 punti.

Mancato versamento contributi a carico dei lavoratori

Sono previste sanzioni anche nel caso in cui il datore di lavoro non versa le ritenute previdenziali per le quote a carico dei lavoratori.

La legge dispone in questo caso due diverse sanzioni collegate all’importo dell’omissione: sanzione penale e sanzione amministrazione.

  • La sanzione penale si applica quando l’importo omesso delle ritenute previdenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori, è superiore a 10.000 € annui. Il datore è punito con reclusione fino a 3 anni e con una multa fino a 1.032 euro (sanzione penale);
  • se l’importo omesso non supera i 10.000 € annui, il datore sarà soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 10.000 a 50.000 €.