Salario minimo 9 euro, il dibattito attorno alla proposta delle opposizioni si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo l’apertura della Premier Giorgia Meloni ad un confronto “bipartisan”, arriva la proposta di Forza Italia annunciata ieri in una conferenza stampa.
Di base i partiti di maggioranza non hanno mai condiviso la proposta di fissare, per legge, un minimo orario. Una proposta inattesa presentata dal Segretario del partito Antonio Tajani che consta di 3 punti chiave.
Salario minimo, proposte di Forza Italia
3 punti chiave, è questo il succo della proposta di Forza Italia che ha l’obiettivo di far salire i salari bassi.
La prima è di applicare ai settori privi di un contratto collettivo specifico, si tratta del 5%, il salario previsto dal contratto collettivo nazionale leader del settore di riferimento. In caso di assenza di un contratto collettivo “leader”, si applicherebbe il salario equivalente alla media dei principali contratti collettivi nazionali per i settori lavorativi affini.
Il salario dei CCNL leader deve essere applicato anche a quei settori dove vengono applicate tabelle salariali più basse rispetto a quelle del contratto leader. Questa seconda proposta mira a contrastare i fenomeni distorsivi della concorrenza, come il dumping salariale, generato dai contratti collettivi cd. Pirata. Cioè firmati da associazioni sindacali prive di adeguata rappresentatività.
Terzo punto è la detassazione di tredicesima straordinari e lavoro notturno per i lavoratori con reddito superiore a 25.000 euro, nel limite massimo di beneficio di 5.000 euro annui per ciascun lavoratore.