HomeEvidenzaSupplenze 2023/24: MAD anche per chi è in graduatoria

Supplenze 2023/24: MAD anche per chi è in graduatoria

Supplenze 2023/24. Ancora aperta la piattaforma per le Istanze Online per Gae e Gps. Le domande potranno essere inoltrate fino alle 14.00 di lunedì 31 luglio 2023. Dopo questa data inizieranno le convocazioni da parte degli Uffici Scolastici.

Per le supplenze brevi (cioè quelle per coprire una malattia, una maternità ecc..) per l’anno 2023/24, in caso di esaurimento delle Gae e Gps e delle graduatorie di istituto, si passa alla convocazione degli aspiranti che hanno fatto domanda di Messa a Disposizione.

La nuova circolare annuale sulle supplenze ha introdotto novità per quanto riguarda la procedura.

Supplenze 2023/24: le novità in arrivo

Come si legge nell’Ordinanza Ministeriale N. 112/2022 e nella nuova circolare annuale sulle supplenze, le MAD possono essere presentate dai candidati che non risultano inseriti in alcuna graduatoria della stessa provincia o di un’altra provincia. Nella domanda gli aspiranti dichiarano: i titoli posseduti, gli estremi del conseguimento del titolo di studio e di non essere inseriti in alcuna graduatoria.

La grande novità sta nel fatto che, nella circolare annuale sulle supplenze, non viene menzionato alcun divieto per chi è già presente in altre graduatorie di inviare la MAD. Se in precedenza i docenti inseriti nelle graduatorie della stessa o di altra provincia non potevano presentare domanda di messa a disposizione, ora con la pubblicazione di un Avviso da parte delle scuole, anche gli aspiranti inseriti in graduatoria avranno la possibilità di concorrere al conferimento dell’incarico di supplenza. L’unico divieto, espressamente citato dalla circolare, è quello che riguarda i docenti che risultino già destinatari di una nomina a tempo determinato.

Attribuzione incarichi

Per attribuire una supplenza, i Dirigenti Scolastici dovranno seguire un ordine preciso per individuare i docenti: prima i docenti abilitati, poi i docenti in possesso del solo titolo di studio e, infine, gli aspiranti docenti che stiano conseguendo il titolo di studio.

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