Nessuna sospensione del Reddito di Cittadinanza per gli ‘occupabili’ presi in carico dai Servizi sociali. E’ la novità prevista dal Decreto Lavoro che ha segnato una parziale retromarcia di quanto fatto dal Governo con la Legge di Bilancio 2023.
Mentre con il provvedimento di dicembre scorso Meloni & C. avevano tagliato il sussidio ad un massimo di 7 mesi per chiunque, tra i 18 e i 59 anni, non avesse nel proprio nucleo minori, disabili, over 60.
Il Decreto Lavoro ha rivisto le regole confermando la durata ridotta nel 2023, “a meno – ricorda il quotidiano Repubblica in edicola oggi – che nel corso dei 7 mesi fossero stati presi in carico dai servizi sociali dei Comuni. Circostanza avvenuta già per 189 mila famiglie (265 mila persone) che continueranno a incassare il Reddito fino al 31 dicembre, ma paradossalmente lo perderanno da gennaio”.
Dunque come sottolinea il quotidiano romano sono 265mila le persone, appartenenti a 189 mila nuclei, che continueranno a percepire il RdC. Il motivo? Si tratta di soggetti presi in carico dai Servizi sociali in questi primi 7 mesi del 2023, ma anche prima, e non hanno quindi ricevuto l’SMS da Inps.