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Assegno Unico: come avere importi più alti da Settembre

Assegno Unico figli, l’INPS con il messaggio 2856 del 01/08/2023 ha fornito nuovi criteri di gestione della domanda riguardo alla richiesta dell’assegno presentata con un attestazione ISEE difforme.

L’istituto nello stesso messaggio ha precisato che a partire dalla competenza del mese di settembre 2023, la presenza un ISEE difforme comporterà l’attribuzione degli importi minimi.

In questo articolo, vi spieghiamo come il beneficiario della prestazione può ricevere il pagamento dell’assegno con un importo più alto rispetto a quello minimo.

Assegno Unico: chi riceve l’importo minimo da settembre?

Da settembre 2023 i beneficiari che riceveranno l’importo minimo dell’assegno unico saranno tutti coloro che richiedono la prestazione mediante la presentazione di un ISEE che contiene anomalie oppure omissioni.

L’INPS in questo caso comunica tramite SMS, e-mail o PEC, l’eventuale anomalia invitando il soggetto a regolarizzare la difformità.

Perché è importante correggere un ISEE difforme ai fini dell’assegno unico per i figli?

E’ nell’ interesse di tutti i beneficiari che si trovano nella situazione sopra descritta correggere l’ISEE ai fini della corresponsione dell’assegno unico perché la correzione e il possesso di un ISEE senza difformità, comporta la commisurazione dell’importo dell’assegno al valore di quest’ ultimo.

In base al valore dell’ISEE il beneficiario può ricevere il pagamento di un importo più alto del minimo e ricevere le eventuali integrazioni all’Assegno con riguardo alle mensilità erogate al minimo.

Assegno unico: cosa fare per ricevere l’importo più alto da settembre?

Chi richiede e percepisce l’assegno unico ed è in possesso di un ISEE difforme ha tempo per l’anno 2023, di correggere la difformità entro il 31 dicembre.

Come correggere un ISEE difforme?

Il beneficiario dell’assegno può correggere l’anomalia o l’omissione attraverso una delle seguenti modalità:

  • rettifica della DSU precedentemente trasmessa, questa modalità si richiede al CAF nel caso in cui quest’ultimo abbia trasmesso la precedente DSU e commesso un errore di tipo materiale;
  • resentare presso una strutturale territoriale INPS di competenza la documentazione che attesta la completezza e la veridicità dell’ISEE relativamente al componente del nucleo familiare a cui sono riferite le omissioni/difformità esposte nella tabella di dettaglio dell’attestazione.
  • presentare una nuova DSU senza le difformità.

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