Manifestazione per il prossimo 7 ottobre a Roma. A proclamarla è la Cgil che con il Segretario Generale Maurizio Landini fa sapere che la situazione sociale ha raggiunto il culmine. «Troppe disuguaglianze. Il Governo deve ascoltarci», fa sapere in un’intervista al Corriere della Sera.
Landini punta il dito direttamente contro le ultime iniziative del Governo: «da un lato taglia il reddito di cittadinanza alle famiglie povere, non offre un percorso di occupazione e scarica sui Comuni. Dall’altra parte, fa votare in Parlamento una legge delega fiscale che va nella direzione opposta di quello di cui questo Paese ha bisogno: con una evasione fiscale fra i 90 e i 100 miliardi, si continuano a fare condoni, addirittura senza più sanzioni amministrative, né penali per chi evade. E da ultimo il ministro Salvini in un Paese in cui il 50% degli italiani non arriva a fine mese, non trova di meglio che togliere il tetto dei 240mila euro allo stipendio dei manager. Un’idea di Paese così non è accettabile, bisogna ribellarsi».
Landini ci tiene a specificare che si tratta di una mobilitazione di respiro costituzionale:
«I diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione sono oggi tutti messi in discussione: il lavoro è precario e sotto pagato; il diritto alla salute e alla cura e allo studio non sono più garantiti; la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro peggiora; si nega la crisi climatica e si aumentano le spese per armi anziché essere costruttori di pace e si vuole stravolgere la Carta con l’autonomia differenziata e il presidenzialismo. È il momento di dire basta e indicare una via maestra fondata sulla giustizia sociale e la partecipazione democratica. Qui non si delinea solo una crisi economica ma anche democratica e di credibilità».