Paghe da 5,80 l’ora. Questo è lo stipendio di un lavoratore stagionale del turismo a Forte dei Marmi. Lo rivela Elia Buffa, ex stagionale della ristorazione per 10 anni ora stabilmente inserito nel settore della Lavorazione dei Marmi, ai microfoni di Agorà, talk show in onda su Rai3.
Durante l’intervista andata in onda stamattina ha aggiunto: “c’è un tasso di sfruttamento in questo settore conclamato, principalmente fatto dall’irregolarità del lavoro grigio. Metà lavoro in nero e metà in busta paga. Nel Marmo guadagno quasi il doppio di quello che guadagnavo precedentemente”.
L’ex stagionale poi ammette che l’uscita dal settore turismo è dovuta anche ai vuoti di tutele e di reddito che si creano nel corso dell’anno, specie dopo la riforma della NASpI voluta dal Jobs Act del Governo Renzi.
“La cosa che abbiamo sempre condannato è il cambio del calcolo della NASpI. Anni fa la NASpI veniva calcolata in maniera diversa rispetto a come viene calcolata oggi. Oggi l’importo che un lavoratore stagionale percepisce è dimezzato. Ti trovi a Natale senza avere più fonti di reddito. Così facendo si perdono maestranze e professionalità nel settore”.
Dopo l’intervista, la palla passa in studio dove il conduttore chiede un commento alla Ministra del Lavoro Marina Calderone, ospite in collegamento video, a proposito dello sfruttamento e le scarse tutele per i lavoratori stagionali.
Pronta la risposta della Calderone che però omette di entrare nello specifico tema della NASpI corta e dimezzata come importo. Limitandosi così ad una replica generica.
“Il tema credo debba essere affrontato con estrema attenzione e soprattutto sensibilità. Perchè da un lato c’è il tema della lotta allo sfruttamento del lavoro, è quello deve essere chiaro ed evidente che non è solo un obiettivo ma un dovere importante. Su questo noi abbiamo intensificato tutti i controlli perchè la scorretta applicazione del contratto collettivo o l’applicazione solo in parte va perseguita. Certamente il turismo è uno di quei settori dove abbiamo maggiore carenza di manodopera. Io credo che nell’intervista sia stato detto qualcosa di importante: non si può perdere professionalità in un settore che è un settore chiave per l’Italia… Nel campo del turismo ci sono contratti collettivi che prevedono paghe orarie che sono superiori a quelle citate nel corso dell’intervista”