La legge che fissa un Salario minimo pari a 9 euro per tutti non è la soluzione. Lo aveva detto tempo fa e lo ha ribadito ieri la premier Giorgia Meloni, parlando via Facebook in un video della rubrica ‘Gli appunti di Giorgia‘.
Solo che questa volte le dichiarazioni della leader di Fratelli d’Italia arrivano alla vigilia dell’incontro con i partiti di opposizione, che si terrà l’11 agosto a Palazzo Chigi. E si alza inevitabilmente il vento della polemica.
Giorgia Meloni è contraria al principio. Non deve essere la legge a stabilire il salario minimo, fissandolo a 9€ perchè questo aiuterebbe chi ha i livelli salariali sotto questa soglia, ma condannerebbe “per sempre” ai 9€ chi sta sopra.
“In Italia c’è un serio problema di livelli salariali bassi”, ammette la Premier su Facebook che poi attacca la proposta: “Il paradosso è che il salario minimo potrebbe rischiare di diventare un parametro sostitutivo e non aggiuntivo” rispetto alla contrattazione collettiva o individuale, “con il risultato di peggiorare per paradosso il salario di molti più lavoratori di quelli ai quali lo migliorerebbe. Titolo accattivante ma risultato che rischia di essere controproducente”.
Per la Meloni è sicuramente un tema l’innalzamento dei salari bassi (anche se non si comprende qual è la proposta del Governo…) ma la soluzione non può essere la legge. E’ evidente come il Governo, in questa fase, voglia puntare ad accentuare la divaricazione che si creerebbe tra due gruppi di lavoratori, chi sta sotto i 9 euro e chi sta sopra.