NASpI agosto 2023, una parte dei beneficiari ha già ricevuto il pagamento ma c’è anche chi fatica a leggere la data di valuta. Insomma, come sempre gli accrediti non proseguono ovunque con lo stesso ritmo. Perché INPS non dispone i pagamenti NASpI tutti contemporaneamente?
Vediamo cosa sta accadendo in questi giorni presso le sedi dell’Istituto Previdenziale, che comunque ha disposto buona parte dei pagamenti NASpI relativi a luglio tra il 7 e il 9 agosto.
NASpI agosto 2023, perché non arriva?
Nonostante, come detto, una buona fetta di percettori abbia già ricevuto l’accredito o sia in procinto di riceverlo, c’è anche chi ancora non sa quando riscuoterà la NASpI. Perché dunque in alcuni casi INPS è in ritardo?
Innanzitutto, occorre specificare che se si tratta della prima mensilità dell’indennità di disoccupazione, il ritardo nel pagamento è abbastanza normale. La risposta dell’Istituto, infatti, arriva entro 30-60 giorni, via email, Sms o cartacea, pertanto chi ad agosto attende il primo mese di NASpI potrebbe dover attendere ancora un po’.
Diversa la questione invece per chi è in attesa di una mensilità diversa dalla prima, quindi dalla seconda in poi. In questo caso, le ragioni del ritardo possono essere molteplici:
- il carico di lavoro delle singole sedi INPS, soprattutto quelle delle città metropolitane più popolose;
- il blocco dell’erogazione del sussidio a seguito della mancata presentazione del percettore presso il Centro per l’Impiego per stipulare il patto di servizio, entro 15 giorni dall’invio della domanda per la NASpI;
- il ritardo del datore di lavoro o del consulente aziendale nel comunicare i modelli Uniemens;
- la mancata allegazione della convalida delle dimissioni telematiche fatte alla Direzione provinciale del lavoro (o del permesso di soggiorno nel caso di lavoratori stranieri);
- il mancato invio del reddito presunto, obbligo che sorge all’inizio di ogni anno e che il percettore non adempiente potrebbe portarsi dietro da tempo.