Ricerca dell’Università di Cambridge: “se fai sesso guadagni il 5% in più degli altri“.
Secondo una ricerca di Nick Drydakis, senior lecturer in Economia presso l’Anglia Ruskin University di Cambridge, i dipendenti che fanno sesso più di quattro volte a settimana riceverebbero uno stipendio più alto del 5%.
Allo stesso tempo, conclude uno studio pubblicato dall’Institute for the Study of Labor in Bonn, coloro che conducono una vita casta guadagnerebbro il 3% in meno dei sessualmente attivi.
Ma non solo università britanniche o tedesche conducono ricerche di questo tipo, ma anche statunitensi e brasiliane.
Anche Focus, in questo articolo, sostiene che un appagamento a livello intimo è pari ad un incremento del 130% dello stipendio basandosi sul concetto microeconomico della scala dei bisogni.
Le motivazioni della ricerca e le critiche
Secondo Drydakis, «La letteratura medica e psicologica sostiene che l’attività sessuale è associata a buona salute, resistenza, benessere mentale, abilità intellettuale e buone abitudini alimentari»
Ci sono però obiezioni relativamente alla correlazione tra sesso e stipendio: più alto è lo stipendio, maggiori sono le possibilità di incontri galanti e di apparire interessanti.
Fran Walfish, una terapeuta di Beverly Hills scrive «Ho in cura in questo momento due uomini il cui stipendio si è drammaticamente ridotto a causa della crisi economica», spiega. «Entrambi gli uomini hanno segnalato una riduzione forte nel desiderio e nella attività sessuale».
La posizione dei dipendenti pubblici italiani
Proviamo ad adattare le valutazioni degli economisti e degli psicoterapeuti che abbiamo citato alla situazione italiana.
La prima domanda che viene spontanea è: “se si è in buona salute, si guadagna di più?”
La risposta è si. Una parte dello stipendio dei dipendenti della pubblica amministrazione è formato da elementi accessori che non vengono retribuiti nel caso di breve malattia e, quindi, se una sana attività intima è paragonabile ad un’attività di prevenzione, non si guadagna certo di più ma almeno si perdono meno soldi rispetto ad un collega che tende ad ammalarsi. Nello stesso tempo c’è da rilevare che i professori nella loro ricerca non hanno valutato bene gli effetti collaterali derivanti da un’attività intima troppo intensa.
Un semplice aumento del reddito del 5% potrebbe non essere sufficiente a sostenere i costi ai quali potrebbero essere aggiunti i costi di separazioni e divorzi come nell’esempio citato dalla dott.ssa Fran Walfish.
Quindi, se vogliamo dare un giudizio conclusivo alla ricerca, il fatto che ci si guadagni un poco di più in una relazione stabile è abbastanza plausibile, ma l’esperienza insegna anche che la fine di una relazione può provocare effetti devastanti a livello mentale, emotivo, di salute e, soprattutto, di portafoglio.